Questo è un nuovo inizio. Vittorio è un amico, un artista, un pensatore, un poeta. Inizia a collaborare con questo blog. Gli abbiamo chiesto una sua presentazione e questo è il miglior modo di iniziare.
Viaggiare stando fermi
C’è chi nasce viaggiatore e chi lo diventa.
Io per varie vicissitudini non posso viaggiare moltissimo, avrei voluto vedere tutta l’America Latina in motorino. Sì, come Che Guevara ma con un motorino giapponese. Ma soprattutto l’Africa. Con le sue diseguaglianze e le sue contraddizioni, vorrei ridare a un continente un minimo, ma veramente minimo, di quello che abbiamo tolto.
Mentre in Italia era in corso il rinascimento con la sua bellezza, le popolazioni africane cominciavano ad essere deportate. Bene questo per dire cosa: che ogni volta che per strada, nella mia città (Messina) un ragazzo che ha dovuto subire un lungo viaggio (dico subire perché il viaggio non l’ha fatto per mandare una cartolina agli amici) ha bisogno di aiuto mi fermo a ragionare e cerco di aiutarlo per come posso.
Vorrei che questa cosa diventasse una prassi per tutti e per me una specie di missione. Non come un parroco. Come un laico, come un amico, come un colpevole in qualche modo. Vorrei dare le stesse possibilità che ho avuto io a una persona che viene da un paese dove le possibilità sono ridotte all’osso, in nome di un progresso che solo ed esclusivamente parziale. Come se non fossimo in grado di vedere il rovescio della medaglia della nostra vita.
Un butterfly effect.
Allora mi documento, accolgo, faccio sentire a casa gli stranieri che incontro a casa mia. La Sicilia. Uno shaker di razze colori etnie culture mai visto prima. Dai tempi degli assiro-babilonesi. Questo è di per se un arricchimento per loro e per me, per la mia terra. Chi viaggia ha sempre qualcosa da raccontare e io farò per sempre parte di quel puzzle di cui non si distinguerà il disegno finale mai ma da la sopracitata possibilità a me, di inserire una nuova tessera per ogni persona incontrata.
Il mio viaggio nella mia città scoprendo la Sierra Leone grazie a Joseph, il Burkina Fasu grazie a Clemzy, la Nigeria grazie a Dennis. Curiosità è la risposta, non paura. La diversità come valore aggiunto è poi una radio per raccontarlo. In questa serie di pensieri vi parlerò di ragazzi che hanno un nome ed un cognome. Hanno speranze sogni e paure. Come tutti e come tutti meritano di avere una possibilità di realizzare i propri sogni e sconfiggere le proprie paure. Non voglio convincere nessuno.
Voglio raccontare la realtà che mi circonda. Cosmopolita in una piccola città che diventa grande come il mondo quando sto con chi si fa in quattro per realizzare i suoi sogni.