Il turismo di massa, è il momento di ripensarlo.

Il turismo di massa, è il momento di ripensarlo

Il turismo di massa è una realtà sempre più presente nelle città di provincia italiane, con conseguenze negative per la cultura, l’ambiente e la qualità della vita dei residenti. In questo articolo vorrei parlarvi della mia esperienza e gli effetti negativi del turismo di massa sulle città di provincia italiane e discuteremo come questi effetti possono essere mitigati.

Influenza del turismo di massa sulle piccole realtà

In primo luogo, il turismo di massa ha un impatto negativo sulla cultura delle città di provincia italiane. Il sovraffollamento e l’aumento dei prezzi causati dal turismo di massa hanno un effetto distruttivo sull’autenticità e sulla vitalità delle comunità locali. Le città di provincia italiane sono ricche di storia, arte e tradizioni uniche, ma il turismo di massa minaccia di erodere questi tesori culturali.

In secondo luogo, questa tipologia di viaggio ha un impatto negativo sull’ambiente delle città di provincia italiane. Aumenta l’inquinamento, l’erosione del suolo e la distruzione degli ecosistemi naturali. Inoltre, il turismo di massa può causare una pressione insostenibile sui servizi ambientali e sulla fauna selvatica delle città di provincia italiane. La gestione dei rifiuti è un problema in tutte le città e non sarà una piccola tassa sulle notti a risolvere il problema, va rivista la gestione di questa economia così fondamentale per molte realtà.

Infine, ha un impatto negativo sulla qualità della vita dei residenti delle città di provincia italiane. Gli abitanti delle città turistiche soffrono di maggiore stress e insoddisfazione rispetto a quelli delle città non turistiche. L’impatto sugli immobili è il primo sintomo che qualcosa non va. Il territorio diventa invivibile per i locali. Non si trovano affitti per la vita normale. L’acquisto di un immobile diventa possibile solo per chi vuol comprare una seconda casa e le città vengono svuotate dall’interno. Una delle conseguenze è poi la mancanza di manodopera per le attività stesse. Se esistono solo turisti dove vivranno i lavoratori?

In questo precedente articolo ho cercato di analizzare le differenze tra turisti e viaggiatori. Certamente non si può sempre essere viaggiatori al 100% ed a tempo pieno, ma la giusta via di mezzo esiste. Ci si può sempre migliorare.

Quali soluzioni ci sono?

Ho trovato uno studio della Fondazione CESIFIN che cerca di analizzare come risolvere il problema del turismo di massa e trasformarlo un un’opportunità (leggi l’articolo a questo link).Per mitigare gli effetti negativi del turismo di massa sulle città di provincia italiane, è importante sviluppare una pianificazione turistica sostenibile e responsabile. Ciò può includere la promozione di forme di turismo più responsabili, come il turismo slow e il turismo culturale, e la creazione di misure per proteggere l’ambiente e i beni culturali delle città di provincia italiane. Coinvolgere le comunità locali nella pianificazione turistica e assicurare che i benefici del turismo siano equamente distribuiti tra i residenti delle città di provincia può aiutare a mitigare gli effetti negativi del turismo di massa.

Il 14 giugno del 2022 sul New York Time è stata pubblicata una novella incentrata sui problemi del turismo di massa. Cosa è stato fatto all’Europa? Leggi l’articolo qui. Naturalmente il problema è mondiale. Più si ‘scoprono’ comunità isolate più il turismo di massa crea danni e normalmente porta alcolismo, criminalità e distruzione culturale. Bisogna sempre entrare in punta di piedi in casa altrui.

Sviluppare alternative economiche per le comunità locali, come l’agricoltura sostenibile o l’artigianato, può aiutare a ridurre la dipendenza dal turismo e creare fonti di reddito stabili per i residenti delle città di provincia.

Regolamentare gli alloggi turistici come i bed and breakfast e gli appartamenti in affitto, può aiutare a garantire che gli alloggi siano sicuri e soddisfino gli standard di qualità.

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